VIII NERO SONETTO



E' triste doverlo ancora sentire
Quel peso che tutto vuol togliere,
Con scherno come novel giocoliere,
Saggio nell'arte di mentire.

Inutile è cercar di dissentire,
Perché, come onde sulle scoglierem
Ci infrangiamo con le nostre maniere
E di dolor dovremo sempre patire,

Poiché son difficili i sentieri
Che ogni uomo deve percorre,
Con gioia e sofferenza insieme.

A dover affrontare prove estreme,
Se illusioni ognuno vuol rincorre,
Nessuno otterrà i propri voleri.

SONETTO ALLA BALLERINA

Del ballo hai fatto grazia,
Come i gigli di primavera,
Che sbocciano di bellezza vera
E di meraviglia gente sazia.

Lo spettatore ti ringrazia
Per la tua danza leggera,
Fiore di pratica severa
Lasciando pieni di delizia.

Il corpo è molte espressioni
Di dolci e candidi petali,
Freschi di mattiniera rugiada.

Destino vuol questo accada
Per te senza alcun eguali,
Infinità di sterminate effusioni.


MESTIZIA

Per colei che non si fida
Ogni ombra è per lei nemica,
E d'ognuna di esse diffida.

Poiché il tempo la rese cinica
Ed insensibile ai sentimenti
Che vive tanto malinconica,

Per evitar altri patimenti,
Da ciò che la fa lacrimare,
In quanto non ha altrimenti

Di sognar davanti al mare.

LEI



Tu che non conosco affatto.
Da nome dato alle amate,
Tanto desiderate quando nate.
Sei immagine del mondo astratto


Vestita di bel color scarlatto,
Rendi le singole fantasie animate
E non volente uomini adulate,
A seguirti escon di matto.


Corpo e movenze son eteree,
Con parole d'incanto assieme,
Rendono l'aria molto lieve.


Fresca come invernal lenta neve
E salace nel suo insieme,
Vivi con legger ali aeree

VII NERO SONETTO



Il senso del vuoto rimane
Quando ha davanti la verità,
Con emozioni ostili e malsane,
Nate da proprie aride austerità.

Per le nere brame umane
Di desiderato sfizio di autorità,
Verso colei di bellezza ispane,
Col cuor senza alcuna oscurità.

Ma il sogno riman sfuggente
Per colui che non comprende
Che essa è come vento.

Lusinga carezza di dolce tormento,
Che nulla vuol e pretende,
Se non goder di struggimento.


VI NERO SONETTO

Le immagini svaniscono nel vuoto,
Portandosi dietro tutta la speranza
Delle verità affrontate con arroganza
Di una vita senza voto.

Con sfrontatezza davanti all'ignoto
Ha fatto della sua baldanza
Motivo ottuso di falsa eleganza,
Circuendo chi gli era devoto.

Ed ora si trova prossimo
A spirar della sua vita
Per mano di chi scherniva.

Crudel punizione di quell'attimo
Sentire l'anima perduta avvizzita
Quanto ormai l'eternità finiva.

V NERO SONETTO

Rabbia che distrugge i desideri,
Sgretolati come sabbia nel deserto
Dai venti spietati e laceri,
Distruttori del sogno sentito certo.

Speranze consumate come accesi ceri
Dell'amore passato molto sofferto
E dei ricordi di ieri,
Il cui futuro è incerto.

Le quattro mura son cadute,
Ridotte in polvere e cenere
Da fuoco e fiamme irose.

Con figlie della vita perdute,
Senza dar loro di chiedere
Se sentivano queste devastazioni dolorose.

IV NERO SONETTO



Scende in silenzio la notte,
Portando via raggi di sole,
Come la dolce ragazza arrendevole
Inerme davanti all'anime corrotte.

Altercano in lunghe estenuanti lotte,
Con ogni mezzo seppure spregevole,
Per quel sapore di fragole
Di colei dalle belle gotte.

Lei è foglia al vento,
Debole al suo tormentato fato,
Fonte di dannazione per uomini.

Ammaliati diventan come dei spadaccini,
A cercar il prossimo castigato,
Colpevole di esser amatore violento.
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