III NERO SONETTO



L'amante smarrito ormai perso,
Vaga di luogo in luogo
Durante la notte del borgo,
Con pensier triste e terso.

La bella lei nell'universo,
Era unica e splendida virgo,
Strappata via da un taumaturgo
Che tardi diede suo soccorso.

Con la morte in mano,
Nel suo girar trovò casa
Di colui che fu assassino.

Entrò senza che lo invitino,
Scaricando lampi di luce accesa,
Distruggendosi di lui animo umano.

II NERO SONETTO


Era arrivata al tempo invernale,
Quando per sempre saremo addormentati
E da tempo saremo violati,
Lei lì sembrava la sepolcrale.

Voleva evitare il temuto male
E tornare ai sogni desiderati,
Insieme alla gioia degli amati,
Scappando da temuti incubi tombali.

Con rassegnazione si arrese stanca,
Il desiderio della vita andato,
Lasciando il gracile corpo esile.

L'anima venne fuori sensibile,
Vide membra senza alcun fiato.
Insieme al nero adesso arranca.


I NERO SONETTO: CHI VUOLE SCAPPARE


Egli vaga senza conoscere,
Andando lontano dagli occhi,
Con la paura degli specchi,
Temendo di tornar cenere.

Ogni passo vuol tacere,
Iniziando partite a scacchi,
Sapendo di esser tra vecchi,
Non accettando il sapere.

Tutto gli spetta da tempo
E desidera prendere il dovuto.
La nera sorella sta venendo.

Lui va avanti invano svenendo,
Presagendo di esser adesso perduto,
Poiché da lei non c'è scampo.


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