(Sopra)Vivere nel call center #01 - Lasciate ogni speranza voi che entrate

(Sopra)Vivere nel call center #01 - Lasciate ogni speranza voi che entrate
(Sopra)Vivere nel call center #01
 Lasciate ogni speranza voi che entrate
Hai finito gli studi oppure non puoi permetterti i soldi per continuare?
Hai perso il lavoro e non sai dove sbattere la testa?
Sei alla tua prima esperienza lavorativa ma cercano personale con vent'anni di esperienza anche come lavapiatti?
Non sei straniero quindi non possono sfruttarti a dovere?
Sei pazzo, schizzato, hai le allucinazioni?
Se hai risposto sì ad una sola di queste domande allora puoi intraprendere una luminosa e fortunata carriera nel ramo dei Call center!

Questi si dividono in due grandi categorie, inbound ed outbound:
- Inbound --> gente esaurita dalla troppa crisi ti chiamerà per un servizio che non conosci; uscirai pazzo per soddisfare le loro richieste spesso assurde e senza senso, non perché son pazzi ma per il semplice motivo che sei stato preso, formato alla bene meglio e mandato in trincea a combattere vestito da agnello sacrificale;
- Outbound --> sei il nemico numero uno di ogni possessore di telefono esistente; subirai l'ira incontrastata e violenta di chi è stanco di essere chiamato all'ora di cena, proprio quando sta andando a dormire; avrai un capo che ti guarderà male se non fai diecimila vendite al giorno e dei colleghi usciti fuori di testa.

Come è logico che sia io lavoro in un campo-di-concentramento/call-center-outbound. Ho un numero di serie che mi identifica rispetto agli altri, un cubicolo in cui sono inserito con un computer più vecchio di me prossimo alla pensione, delle cuffie nuove ammuffite ed un capo donna/mastino urlante armato di frusta «Lavorate schiavi se no vi frusto!» di cui bisogna avere paura.

«Antonio! Non hai fatto nessuna vendita oggi!»
Io la guarda provando a non aver paura «No padrona, mi chiudono sempre il telefono in faccia mandandomi a quel paese, come facc...»
«Silenzio!» segue un colpo di frusta «Mi spieghi che ci vieni a fare a lavoro se non lavori?»
Inizio a farmi piccolo piccolo «beh sa ci sta la disoccupazione e quelle poche briciole che racimolo qui mi servono.»
«Tutte scuse! Vai nell'angolino insieme agli altri, faccia al muro sino a quando non te lo dico io!»
«Sì certo padrona, tutto quello che vuole lei.»
Poi segue la solita occhiataccia in stile mastino-pronto-a-sbranarti verso tutti per incrementare le vendite.

Nessun commento:

Posta un commento

Torna su