Risveglio lento e faticoso
Colazione senza alcun sapore
Traffico che logora dentro
Lavoro assente di futuro
Pranzo andato a male
Pomeriggio pieno di noia
Vagare non sapendo dove
Incontrare la rossa donna
Sorriso che riempe tutto
Conoscere lei ignota
Ridere insieme con leggerezza
Il desiderio che cresce
Corpi uniti all'anima
La notte passata serena
Il risveglio del solitario
Con il vuoto letto
Un sogno andato via

Essere senza forma
Essere senza sostanza
Privo di sapore
Privo di piacere
Svuoti i giorni
Annulli le intenzioni
Rendendo tutto banale
Rendendo tutto grigio
Dando lenta morte
A debole vita
Fiore nero d'autunno
Da seme incerto nascesti
Ove ognuno è diacono
Accanto a me giacesti
In un giorno di Maia
Senza che mi vedesti
A decine e centinaia
Cuori a te sacrificati
Come sogni d'arabia
E con desideri delicati
Vivi di folli istanti
I ricordi ormai dimenticati
Che saran sempre distanti
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